mercoledì 8 giugno 2016

VIVI LA VITA
E' il titolo della seconda poesia del libro.
Chi legge verrà paradossalmente colpito da una frase in maiuscolo che si impone nella pagina:
NON SEI VIVO.
Il proposito  è quello di richiamare immediatamente l'attenzione del lettore su uno stato che può essere spesso inconsapevole. Quello della falsa vita, della non vita.
Chi legge è subito spiazzato da questo richiamo, quasi fosse  uno scrollone di chi ti avverte di un pericolo imminente: il pericolo di non vivere.
Per sentirsi vivi bisogna gustarsi l'esistenza al massimo e ciò accade solo se si riesce a provare tre grandi emozioni:
- la felicità intensa e l'appagamento nelle cose semplici (Gioia);
- il trasporto appassionato verso le persone che ci sono vicine (Amore);
- la celebrazione delle cose belle, come un sorriso, una festa, una danza (Esaltazione).
Pur essendo la nostra vita limitata essa si espande e diventa infinita (Eterna) nel momento stesso in cui, godendola, sappiamo apprezzarla al punto tale da sentirci noi stessi "Vita".
La poesia è accompagnata dal disegno di una bambina che corre rilassata e felice in un prato fiorito e che tiene in mano dei palloncini a forma di cuore.
La corsa rappresenta il nostro percorso su questa terra, il prato fiorito e la bambina sono le cose belle della vita, mentre i palloncini rivolti al cielo simboleggiano la tensione all'infinito della nostra anima, tanto evanescente ed impalpabile quanto intimamente avvinghiata al nostro corpo.




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