mercoledì 7 settembre 2016

VORREI ESSERE PIOGGIA. COSI' INIZIA LA QUARTA POESIA DEL LIBRO "Emozioni Semplici: Poesie Brevi e Disegni". La pioggia è da sempre sinonimo di purificazione. Anche Manzoni la fa cadere sugli appestati alla fine de "I Promessi Sposi", quasi a lavare i peccati e le sofferenze dei protagonisti. Le gocce di pioggia sono assimilate a perle per sottolinearne la preziosità. Cos'è una goccia di pioggia? Nulla e tutto. Una singola goccia sembra non avere valore, ma raccoglie in sé la vita intera.E' per questo che l'acqua che cade cristallina dal cielo dona energia e vita a strade, giardini e campi. Daniela, l'autrice della poesia, vuole per questo essere come la pioggia. Con una vena di romanticismo si identifica con una lacrima che accarezza il volto di chi sente il bisogno di amore. Ma la pioggia significa anche temporale, brutto tempo, nuvole nere. Daniela trasforma tutto immediatamente nominando la fonte della luce più bella di cui gli esseri viventi possono godere in vita: il Sole. Dopo la pioggia, che è purezza e sofferenza insieme, arriva la potenza della luce solare. VORREI ESSERE SOLE, dice Daniela, per illuminare con luce cristallina il viso di chi ha pianto e immergerlo in una dimensiona di festa perenne.

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